ETH/USDT
Ufficiale l’approvazione degli ETF su Ethereum, ma al momento sembra non aver sortito effetto alcuno e i motivi sono principalmente due:
- Il primo è che i mercati avevano già abbondantemente scontato la notizia
- Il secondo è di natura più mercatista. Chi investe in ETF non è mai uno speculatore ma prevalentemente cassettista, pronto quindi ad esporsi sul prodotto in modo consistente. Per esporsi in modo consistente in Borsa bisogna avere una base di sicurezza che rientra nella “filosofia Buffett” che è imperante sui mercati, ovvero si investe solo su strumenti che hanno un prodotto tangibile sul mercato e che creano brand, indotto e posti di lavoro.
Non voglio discutere se sia giusto o sbagliato, ma certo i risultati di Buffett parlano da soli prima di sostenere che è in errore. L’investitore è già quindi in un terreno più rischioso del mercato delle obbligazioni e una delle principali regole nella scelta di un ETF sta nella sua anzianità di emissione che andrà quindi a riflettersi direttamente sulla liquidità. A dispetto di quanto viene strombazzato sui siti specializzati dove sembra che il mondo della finanza stia ora ruotando sugli ETF sulle cryptovalute, in realtà questi strumenti stanno muovendo quattro spicci, perciò è ancora troppo presto per valutare se saranno prodotti destinati a un’espansione.
La mia personale opinione è che inevitabilmente lo diventeranno, ma in questo momento l’investitore medio se deve rischiare, preferisce farlo altrove. Poi è evidente che qualcuno dovrà pure iniziare ma la massa in questo momento è ancora lontana da questi strumenti che di fatto istituzionalizzano un sottostante senza prodotto.